Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Cesare Damiano, consulente del Ministero del Lavoro e Consigliere Cda Inail.

Come giudica il dibattito relativo al blocco dei licenziamenti?

"Personalmente, ritengo più che ragionevole l’idea che era stata avanzata dal ministro Orlando di una proroga del blocco fino alla fine di agosto anziché a fine giugno. E mi auguro che, nell'iter parlamentare, questa proposta venga nuovamente presa in considerazione. E con buone ragioni: dall'inizio della pandemia, le risorse stanziate nei vari provvedimenti di sostegno sono state di oltre 145 miliardi di euro, così ripartite, secondo la classificazione del Ministero dell'Economia: alle imprese 108 miliardi e al lavoro 37, di cui 20 per la Cassa Integrazione Covid. C'è dunque spazio per un ulteriore aggiustamento a favore del lavoro. Detto questo, io ho avanzato una proposta: fino a ora lo scambio è stato tra blocco dei licenziamenti e Cig Covid, erogata gratuitamente anche alle imprese con un solo dipendente. Poiché le ultime 13 settimane di Cassa Covid scadono a giugno (a copertura di aprile, maggio e giugno), basterebbe farle ripartire, azzerando il contatore, dal primo luglio per altre 8 settimane, facendole coincidere con una nuova scadenza del blocco dei licenziamenti a fine agosto. Si tratterebbe di una operazione-ponte, graduale, che ci farebbe guadagnare due mesi per la messa in opera della riforma degli ammortizzatori sociali. Da settembre potrebbe partire un blocco selettivo. Il costo dell'operazione, per 8 settimane di Cig, dovrebbe essere inferiore al miliardo di euro, considerato il calo nell'utilizzo della Cig (passata dagli 855 milioni di ore di aprile 2020 ai 204 di aprile 2021, -76%), il tiraggio (consumo reale) del 42% e le ferie di agosto. La qualità sociale della manovra non ha prezzo e, in questo caso, abbiamo anche a disposizione le risorse della Cassa integrazione europea. Sarebbero soldi ben spesi per assicurarci che, mentre il Paese si avvia in direzione della ripresa, i lavoratori non siano chiamati a pagare un prezzo sociale alto, inutile e ingiusto".

Quali aspettative nutrite in ottica amministrative?

"In molte città il Pd sta per svolgere le primarie per decidere quale sarà il candidato. Un esempio è Torino. Un’occasione, questa, che si rivela sempre preziosa per coinvolgere i territori nel processo decisionale. Il territorio, infatti, deve essere il nostro campo di gioco. Nei territori si formano i problemi e si sviluppano le soluzioni. La conoscenza dei territori è criterio essenziale per costruire politiche efficaci, soprattutto a difesa dei soggetti più fragili. E, senza dubbio, l’allontanamento della politica dal territorio, determinato soprattutto dall’attuale sistema elettorale, è stata una delle principali cause del suo indebolimento. Detto questo, se mi chiede quale aspettativa nutro le rispondo senza indugio: vincere le elezioni amministrative costruendo e coinvolgendo i cittadini nella costruzione di programmi di sviluppo calati sulle migliori vocazioni territoriali e calibrati sulle nuove frontiere dell’innovazione. E dopo un anno così difficile a causa della pandemia che ci ha tenuto lontani gli uni dagli altri, tornare a fare campagna elettorale sarà rigenerante. Il Pd e il centrosinistra, infine, sapranno scegliere candidati di assoluto livello, esattamente quello che serve per il buon governo del territorio".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 11 giugno 2021 alle 15:30
Autore: Luca Cavallero
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