Torino, l'endorsement di Chiorino a Damilano: "Ecco cosa ci aspettiamo da lui"

Riguardo alle imminenti elezioni amministrative torinesi, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Elena Chiorino, Assessore Regionale al Lavoro in Piemonte.

Quali aspettative nutrite in ottica amministrative?

“La premessa di Giorgia Meloni è l’idea di lavorare non solo su singole persone, ma anche e soprattutto sulle squadre, dimostrando così la nostra voglia di dare alle città che andranno al voto, delle amministrazioni in grado di governare bene, con capacità e visione strategica. Il centrodestra è perfettamente in partita, molto compatto, con la voglia di vincere le prossime amministrative, anche e soprattutto a Torino. E’ arrivato momento di restituire quello che i torinesi si meritano: una città dalle mille sfaccettature, aperta al mondo, antica capitale del regno sabaudo dall'aspetto regale, culla del Risorgimento e teatro di grandi eventi storici per l'Italia, con una forte vocazione industriale che ha saputo nel tempo reinventarsi, oggi polo di innovazione mondiale e città di sperimentazione artistica e culturale ”.

Quali sono le sfide più urgenti che attenderanno il nuovo sindaco di Torino?

“Ritengo che ci siano le condizioni per fare bene. Paolo Damilano sicuramente è un buon candidato che con la sua visione imprenditoriale può fare molto per questa città, dando quel valore aggiunto e quella visione che è totalmente venuta meno nell’ultimo decennio. Spaccio, degrado e abbandono sono le principali problematiche di un territorio che deve godere di maggiore attenzione. Sarà fondamentale il confronto sui singoli temi, primo fra tutti quello della sicurezza che Fratelli d’Italia presenterà al tavolo degli alleati da svilupparsi attraverso un piano ben strutturato soprattutto nelle aree più difficili della città, come in Barriera di Milano proprio dove pochi giorni fa si è registrata un’aggressione da parte di uno spacciatori ai danni di due poliziotti che l’avevano colto in flagrante mentre stava cedendo alcune dosi di droga. Per Fdi l’unica soluzione possibile è la tolleranza zero. La gente è stanca e ha bisogno di percepire sicurezza e presenza dello Stato".