Far ascoltare il battito del nascituro a una donna decisa ad affrontare una interruzione volontaria di gravidanza “è una cosa che non bisogna fare”. Lo ha dichiarato la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Maria Roccella parlando con i cornisti a termine dell'assemblea programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara. 

“Non è stato certamente un volontario a fare questo perché per fare sentire il battito c’è bisogno di una ecografia e di un ginecologo, quindi è stata una prassi di un ginecologo ed è giusto che emerga sulla stampa questa cattiva prassi medica”, ha aggiunto Roccella commentando il caso sollevato dal Centro antiviolenza di Aosta, dopo la notizia che diverse donne sarebbero state obbligate ad ascoltare il battito del feto in presidi sanitari pubblici prima di sottoporsi ad una interruzione volontaria di gravidanza.

In merito  alle polemiche sul sì del governo alla presenza di volontari pro vita nei consultori,  Roccella  ha osservato che “nella 194 c’è già all’articolo 2 la possibilità di fare convenzioni soprattutto per aiutare le maternità difficili e quindi perché una donna non debba abortire per motivi economici, solo per motivi economici", ha concluso. 

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 28 aprile 2024 alle 17:30
Autore: Tommaso Di Caprio
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