A cura di Alessandra Broglia

Ѐ stato approvato il primo vaccino per la Chikungunya in USA. La notizia è di quelle che fanno storia nel mondo della medicina, con tutte le aspettative che ne conseguono. Ci affidiamo alla consueta consulenza del nostro esperto, il dottor Paolo Meo, specialista in medicina tropicale e malattie infettive, nonché direttore della clinica del viaggiatore Cesmet, in Roma.

Dottore può spiegarci l’importanza della notizia e cosa risolverà questo vaccino? 

Si tratta del primo vaccino al mondo realizzato per la protezione nei confronti della “febbre virale da Chikungunya”. Ѐ stato approvato negli Usa dall’FDA (Food and Drug Administration). L’ OMS ricorda che in 15 anni sono stati denunciati ufficialmente, nel mondo, oltre cinque milioni di casi. La malattia è invalidante e talvolta mortale. La stessa Organizzazione considera questo virus, come le autorità sanitarie di tutto il mondo, "una vera minaccia emergente per la salute globale".

Ma che cosa è in modo sintetico la Chikungunya?

Ѐ una malattia infettiva virale acuta, trasmessa dalle zanzare del genere Aedes, sia della specie albopictus che aegypti, che provoca febbre anche elevata ma soprattutto dolori muscolari ed articolari, particolarmente violenti. E proprio questi dolori costringono la persona ad una posizione “quasi strisciante” da cui il nome, derivante dalla lingua Makonde (del gruppo etnico del sud-est della Tanzania e del nord del Mozambico). Il virus da sempre presente in America Centrale e del Sud, nei Caraibi ma anche in Africa ed in Asia, viene trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, e si è diffuso anche in diversi paesi anche del bacino del Mediterraneo. Può anche attaccare organi interni con un peggioramento importante dello stato di salute ed in alcuni casi il decesso. Gli esiti, dolori generalizzati e forte stanchezza, in alcuni casi possono durare mesi, talvolta anni. Questo virus sta creando una situazione di allarme nelle Americhe in particolare Centro America dove la malattia si sta diffondendo in modo preoccupante. Negli ultimi due mesi, tra agosto e settembre sono stati denunciati 115mila casi con 33 decessi.

La situazione in Italia e in Europa?

Ricordiamo l’improvvisa epidemia a Roma, partita dalla pianura pontina, nel 2017, con oltre 100 casi sviluppatisi nel quartiere San Giovanni. E come l’Italia anche altri paesi Europei hanno sviluppato focolai della malattia, che poi si sono autolimitati.

Cosa dobbiamo aspettarci da questo vaccino?

Ѐ stato approvato per le persone di età pari o superiore a 18 anni da un’azienda europea, poiché queste sono le persone che corrono un elevato rischio di maggiore esposizione. Ora ci aspettiamo il via libera per questo vaccino, da parte dell'autorità di regolamentazione dei farmaci statunitense, per favorire, nel più breve tempo possibile, il lancio e la diffusione del vaccino nei Paesi in cui il virus è più diffuso. Un importante passo avanti che rappresenta, con questo vaccino, la prevenzione della Chikungunya, soprattutto per le persone che vivono nei paesi endemici e per coloro che viaggiano in aree a rischio. 

Quali sono le sue caratteristiche?

ll vaccino è realizzato con virus vivo, attenuato. Ѐ monodose, ossia non sembrano necessari richiami, ed ha l’obiettivo di immunizzare l’organismo nei confronti del virus Chikungunya (CHIKV), stretto parente del virus dengue. Ribadisco che viene somministrato in persone di età pari o superiore a 18 anni. Queste sono, per il momento, le indicazioni approvate mediante studi effettuati su titoli anticorpali neutralizzanti anti-CHIKV.
L’azienda produttrice ha riportato i dati finali di fase 3 nel marzo 2022, che mostrano un tasso di sieroconversione, ossia una copertura del 98,9% dopo 28 giorni con una singola vaccinazione. E continuerà a valutare la persistenza degli anticorpi per almeno cinque anni. 

Riportiamo l’indirizzo E-mail, cui il dottor Meo è a disposizione per rispondere alle vostre domande :  pazienti@cesmet.com

Sezione: Medicina del Viaggiatore / Data: Mar 14 novembre 2023 alle 00:00
Autore: Redazione PN
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