“L’approvazione del testo base della delega al governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, in odontoiatria e in medicina veterinaria, è sicuramente una buona notizia che ci consentirà di dare risposte convincenti e speriamo definitive ad almeno due ordini di problemi. Serve, come sappiamo in un tempo medio lungo, far fronte alla carenza di medici che la pandemia ha messo in evidenza come non mai, ed eliminare le pesanti ed inaccettabili liste di attesa negli ospedali. Insomma bisogna dare garanzie rispetto al Servizio Sanitario per tutti. Per raggiungere questi obiettivi, un passaggio obbligato diventa l’abolizione del numero chiuso alle facoltà di Medicina. Concordiamo con il ministro Bernini che trasparenza, equità e merito dovranno ispirare questa riforma, combinando le legittime aspirazioni degli studenti, molto spesso sacrificate con il numero chiuso, alle necessità del Sistema Sanitario, per arrivare a formare 30.000 medici in pochi anni attraverso un accesso libero e sostenibile". Così Valentina Aprea, Responsabile Nazionale Dipartimento Istruzione di Forza Italia, ospite a Tgcom24.

"Il testo di riforma all’esame della Commissione Istruzione del Senato che prevede la delega al Governo per l’attuazione della stessa riforma stabilisce che, a partire dal 2025, sarà possibile iscriversi al primo semestre dei corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Medicina veterinaria senza la necessità di sostenere un test di ingresso - ha aggiunto -  Le discipline in area Biomedica, sanitaria, Farmaceutica e Veterinaria che saranno necessarie per l’ammissione al secondo semestre verranno specificate successivamente. In caso di mancata ammissione al secondo semestre, gli studenti potranno utilizzare i crediti formativi acquisiti per iscriversi a un diverso corso di laurea".

"L’ammissione al secondo semestre sarà subordinata al conseguimento di tutti i Cfu previsti per il primo semestre e alla collocazione in una posizione utile nella graduatoria di merito nazionale - ha aggiunto - Inoltre, sarà garantito il riconoscimento dei Cfu acquisiti nel primo semestre per chi non supera la selezione, permettendo il proseguimento degli studi in un altro corso di laurea come seconda scelta. Questo sistema sarà gestito in collaborazione con il ministero della Salute per supportare le aree di specializzazione con carenze di personale. Allo stesso tempo, si auspica un riordino dell’offerta formativa universitaria per garantire elevati standard di qualità".

"E da quest’anno accademico si cambia - ha sottolineato - Si andrà, come ha previsto il Ministro Bernini, verso una progressiva e sostenibile apertura dei corsi, che valorizzi le competenze e la vocazione di ciascun ragazzo, senza perdere di vista, però, il fabbisogno reale di nuovi medici. In questo senso, un primo passo per quest’anno accademico, è stato superare le selezioni tramite il Tolc, basato su una banca dati chiusa e un complicato sistema di equalizzazione del punteggio ottenuto dagli studenti. Una modalità che, nel frattempo, anche una sentenza del Tar ha valutato inefficace. La misura-ponte, in attesa della riforma vera e propria, prevede una banca dati aperta e pubblica. L’esame cartaceo con 60 domande, comprese quelle di cultura generale, rappresenterà una modalità di valutazione più completa per misurare le competenze dei candidati. Gli aspiranti medici potranno così anche prepararsi in autonomia. Naturalmente verranno salvaguardate le posizioni di quei ragazzi del quarto anno delle scuole secondarie che lo scorso anno hanno sostenuto le prove, così come previsto dai Tolc. I test di ammissione si svolgeranno come pianificato nei mesi di maggio e luglio 2024. Gli aspiranti studenti avranno l’opportunità di partecipare a entrambe le sessioni di esame", ha concluso. 

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 26 aprile 2024 alle 09:15
Autore: Redazione Milano
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