"Oggi la Camera è chiamata a votare una mozione di sfiducia al ministro Matteo Salvini, basata su un documento politico sottoscritto nel 2017 tra il partito della Lega e il partito Russia Unita. Un accordo tra partiti politici, come la stessa mozione indica, che non è mai stato  implementato, rimanendo come una sorta di dichiarazione di intenti. Volere attaccare un ministro di questo governo per un accordo del proprio partito stipulato nel 2017, un'era fa,  è francamente risibile". Così Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, intervenendo in dichiarazione di voto sulla mozione di sfiducia al ministro Matteo Salvini. 

"Ogni partito – ha proseguito - ha una sua indipendenza e autonomia. Il governo nazionale è un'altra cosa e lì la coalizione di centrodestra governa compatta sulla base di un programma che gli elettori hanno legittimato con il voto. Sono gli atti che il governo pone in essere e i voti in Parlamento espressi dalla maggioranza che contano e da questo punto di vista il governo Meloni e la sua maggioranza - Lega compresa - è stata sempre e convintamente a fianco dell'Ucraina e contro l'invasione russa, cosa che non tutte le forze di opposizione possono rivendicare. Le parole pronunciate ieri dal ministro Salvini sul fatto che l'aggressione all'Ucraina del febbraio 2022 ha privato di qualsiasi significato politico l'accordo stipulato nel 2017 tra Lega e Russia Unita, sono nette. Nel dibattito svolto in discussione generale, gran parte delle critiche mosse al vice presidente del Consiglio e al ministro Salvini hanno riguardato altro: il codice della strada e il ponte di Messina, segno che l'obiettivo politico è di colpire il ministro, l'uomo politico in quanto tale, e che l'accordo politico tra Russia e Unita è un semplice pretesto. È un segnale identificativo della portata estremamente effimera sulla quale si è voluta costruire questa mozione di sfiducia presentata da quasi tutte le opposizioni. Questa mozione, sia per il suo contenuto sia per le enormi contraddizioni tra i firmatari, sembra essere la classica mossa della disperazione perché non mette in difficoltà la maggioranza, ma pone più di un dubbio sulla coerenza politica di alcuni suoi presentatori", ha concluso Barelli, annunciando il voto contrario di Forza Italia.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 03 aprile 2024 alle 21:40
Autore: Redazione PN
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