"Alla fine ce l'hanno fatta. Complimenti. Un risultato storico. Nel 2023 per la prima volta in 30 anni la Rai si fa battere da Mediaset negli ascolti nell'intera giornata. Un nuovo grande successo per TeleMeloni che col canone pagato dagli italiani mette in fuga i big sostituendoli con le figurine della tv sovranista. Un disastro che è figlio di un'invadenza politica senza precedenti. La pretesa di imporre ospiti, decidere scalette, fare la lista di quello che si può dire e di come lo si deve dire naufraga su indici di ascolto da prefisso telefonico. Zero qualcosa, uno virgola un po'. Due, tre o quattro per cento, ma solo quando va proprio tutto bene. Una catastrofe editoriale che sta provocando un danno economico enorme all'azienda". È quanto scritto su Facebook dal capogruppo di Avs al Senato, Peppe De Cristofaro, componente della commissione di Vigilanza Rai.

"Vi ricordate quando la Meloni parlava di amichettismo di sinistra? Ecco, il suo amichettismo di destra sta affossando la Rai. Perché Fazio, Berlinguer, Amadeus, Augias, Gramellini e tutti quelli che se ne sono andati portavano risultati. Le controfigure della destra collezionano invece un flop dietro l'altro, prosegue De Cristofaro. E questo lo decidono gli spettatori, non la sinistra. Intanto i giornalisti Rai annunciano cinque giorni di sciopero perché non vogliono essere megafono di TeleMeloni. Mentre la stampa straniera parla di deriva orbaniana e megafono dell'estrema destra per la tv pubblica italiana. Un danno e una vergogna a cui la Meloni pensa di rispondere nominando il direttore generale Giampaolo Rossi Amministratore Delegato. Se sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Se non è incompetenza, come pure non stupirebbe, siamo di fronte a un disegno politico che vuole distruggere la Rai", conclude il parlamentare.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 18 aprile 2024 alle 19:20
Autore: Redazione Centrale
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