"Pur modificando la delibera, il consiglio d'istituto della scuola di Pioltello ha di fatto confermato la chiusura per il fine Ramadan. Una scelta che reputo inaccettabile e che rappresenta un pericoloso precedente per tutto il nostro Paese. Ho denunciato per prima questa decisione in quanto la reputo un segnale di preoccupante islamizzazione così come ho fortemente criticato la circolare ai docenti di una preside di una scuola di Soresina che chiedeva trattamenti di favore, durante il periodo di Ramadan, per gli alunni di fede islamica. Bisogna essere chiari: queste scelte sono segnali evidenti di un processo chiarissimo di 'integrazione al contrario' in cui gli studenti non musulmani, in questo caso, sono costretti a non andare a scuola per una festa che è estranea alla nostra cultura e alla nostra identità. Tra l'altro ho ricevuto messaggi di mamme della scuola che non sono assolutamente d'accordo con la delibera della scuola. Vedo invece la sinistra esultare dopo aver per anni ribadito che la scuola deve essere laica, senza crocifissi, presepi e canti natalizi. Un cortocircuito che lascia basiti. Bisogna fare attenzione a queste decisioni che io definisco ideologiche e che non sono supportate da accordi tra Stato e comunità islamiche. A mio avviso "imposizioni" del genere se vogliono essere sostenute, devono passare da accordi chiari a livelli più alti. Sto ricevendo in queste ore, così come la settimana scorsa, minacce per il mio motivato no a questa decisione con cui, tra insulti di ogni tipo, utenti sui social di fede musulmana auspicano la mia morte. Ribadisco che continuerò questa battaglia contro fenomeni di islamizzazione che in altri Paesi europei sono ancora più chiari". 

Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata della Lega.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 27 marzo 2024 alle 00:40
Autore: Redazione PN
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