“Abbiamo approvato una dichiarazione di 67 punti, un lavoro abbastanza corposo con due passaggi sostenuti dal governo italiano. Uno è sulla transizione ecologica, che il G7 conferma, però priva di ideologia, improntata al buon senso, tanto che al punto 19 si parla di ‘neutralità tecnologica’ , che è quello a cui come Italia, come ministero e come partito abbiamo sempre puntato, ossia il riconoscimento non solo di alcune fonti di produzione energetica, ma tutte, tanto che abbiamo parlato di nucleare e di biocarburanti. Non tutto e solo elettrico". Lo ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa conclusiva del G7 dei trasporti, tenutosi a Palazzo reale a Milano.

“Il ministro dei trasporti Canadese Pablo Rodriguez ha proposto al G7 dei trasporti a Milano l’istituzione di un tavolo permanente, ed è la prima volta e abbiamo dato l’ok, quindi non abbiamo bisogno di altri G7 formali possiamo anche convocarci via call con carattere di urgenza, c’è la missione europea e quella americana”, ha continuato il ministro spiegando che è “un problema di sicurezza, per i lavoratori e gli operatori, è un problema economico. È necessario continuare a sostenere le missioni internazionali, abbiamo coinvolto gli operatori privati, come Grimaldi”. “A nome del G7 abbiamo istituito questo tavolo di pronto intervento, mettendo anche i contributi economici", ha aggiunto il Ministro. 

La direttiva sulla “casa green” è “l’ennesima eurotassa”, un “colpo di coda di una commissione con le idee confuse”, ha affermato Salvini, sottolineando che “non c’è bisogno" di aggiungere un'altra tassa sulla casa, noi come ministero stiamo cercando di stimare il costo. Leggevo oggi su alcuni giornali che si va da un minimo di 30 mila a un massimo di 80 mila euro per cinque milioni di famiglie nei prossimi anni”.

Come governo, ha spiegato Salvini, "abbiamo un approccio totalmente diverso: all’eurotassa sulla casa stiamo rispondendo e lo stiamo definendo, e conto arrivi nei prossimi giorni in consiglio dei ministri, con un piano salva casa che fa l’esatto contrario, che tende a sanare, regolare, liberare tutto quello che è all’interno degli immobili”. “Un salva casa che sani alcuni milioni di pratiche che stanno intasando gli uffici comunali per tutte le piccole difformità interne. Non la villa abusiva, ma milioni di camerette, antibagno, la porta, il muro in cartongesso … tutto quello che c’è all’interno, che magari hai ereditato da 30 o 40 anni e ti impedisce di mettere sul mercato la tua abitazione. Un principio esattamente opposto a quello arrivato da Bruxelles”, ha concluso.

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 13 aprile 2024 alle 17:00
Autore: Tommaso Di Caprio
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