“Il governo Meloni usa l’arma di distrazione di massa della lotta alle cavallette e agli insetti, come se davvero i problemi del mondo fossero questi, e ignora la crisi del settore agricolo europeo. Da tempo come Movimento 5 Stelle denunciamo politiche commerciali che sacrificano l’agricoltura per altri interessi dell’UE, in primis industriali. Abbiamo votato contro il CETA che ha favorito una importazione selvaggia di grano canadese a basso costo e ci siamo sempre opposti all’accordo UE-Mercosur che avrebbe penalizzato pesantemente il nostro settore ortofrutticolo. Ci chiediamo invece cosa stia facendo il governo Meloni.

Ricordiamo che la protesta degli agricoltori è nata in Polonia dove la sospensione dei dazi doganali sui prodotti agroalimentari dell’Ucraina ha messo in serie difficoltà la competitività del settore locale. Nel giro di un anno, secondo i dati della Commissione europea, le importazioni dall’Ucraina sono praticamente raddoppiate e questo non può non avere conseguenze sul mercato interno. Giorgia Meloni inoltre è una sostenitrice acritica dell’ingresso dell’Ucraina nell’UE, ma ha mai pensato alle conseguenze che questo potrebbe avere sul settore agricolo italiano ed europeo? L’estensione all’Ucraina della PAC, per esempio, farebbe scendere i trasferimenti ai nostri agricoltori almeno del 20%, un salasso per chi già adesso non arriva alla fine del mese perché deve fare i conti con un sistema che li penalizza. La protesta degli agricoltori sia un monito per riportare sulla terra certi politici”, così in una nota Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. 

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 01 febbraio 2024 alle 12:15
Autore: Redazione Milano
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