“La gestione delle Indicazioni geografiche non può essere delegata a EUIPO (agenzia europea che si occupa di proprietà intellettuale), perché le IG non sono marchi e brevetti e perché da Alicante non abbiamo ottenuto garanzie sufficienti in tema di risorse e competenze necessarie per gestire, in modo efficace, un grande elemento di valore come quello delle denominazioni di origine del settore agroalimentare. La Commissione europea vuole rinunciare alle proprie prerogative per attribuirle all’EUIPO, disperdendo così anche le competenze e la comprensione dei legami territoriali alla base dei disciplinari maturati - con fatica - fino ad oggi, elementi-chiave delle stesse. La Lega vuole evitare di privare i produttori di questo elemento fondamentale; la gestione dei disciplinari DOP resti quindi alla DG Agri. Abbiamo suggerito di limitare all’ EUIPO l’amministrazione del registro delle DOP e di un sistema di allerta contro le contraffazioni online. La Lega vuole tutelare le eccellenze e le qualità agroalimentari e gli agricoltori italiani dai continui attacchi contro il Made in Italy. La proposta di regolamento relativo alle indicazioni geografiche dell'Unione europea di vini, bevande spiritose e prodotti agricoli e ai regimi di qualità dei prodotti agricoli, presentata dalla Commissione europea il 31 marzo 2022, ha come obiettivo la revisione del sistema delle Indicazioni geografiche e con esso la definizione di nuove competenze dell’agenzia EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi dell’Unione europea e i disegni e modelli comunitari registrati). Oggi il registro delle indicazioni geografiche dell'UE contiene quasi 3500 nomi di vini, bevande spiritose, prodotti agricoli e alimentari. L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Ue. Attualmente in Italia si contano 319 prodotti DOP (denominazione di Origine Protetta), IGP (indicazione geografica protetta), STG (specialità tradizionali garantite) e 526 vini tra DOCG (denominazione di origine Controllata e Garantita, DOC (denominazione di origine Controllata), IGT (indicazione geografica tipica). Questo dimostra la grande qualità delle produzioni italiane, ma soprattutto il forte legame tra le eccellenze agroalimentari italiane e il proprio territorio di origine, di cui la Lega si è sempre fatta portavoce in Italia come in Europa”.

Così in una nota Elena Lizzi, europarlamentare della Lega e relatrice ombra del provvedimento, e Gianmarco Centinaio, senatore della Lega, vice-presidente del Senato e responsabile del dipartimento Agricoltura della Lega, sulla Riforma del Regolamento sulle Indicazioni geografiche

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 18 marzo 2023 alle 22:45
Autore: Redazione PN
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