“La pandemia ha mostrato chiaramente le conseguenze nefaste delle delocalizzazioni, oggi più che mai è di importanza vitale riportare in Europa produzioni strategiche, a cominciare dai dispositivi sanitari. Dopo che migliaia di lavoratori della ‘Top Glove’ in Malesia hanno contratto il Covid-19, la più grande fabbrica di guanti in lattice al mondo chiuderà la maggior parte dei suoi impianti, con immediata interruzione della produzione, causando così una carenza di dispositivi di protezione in Europa. Questa epidemia evidenzia ulteriormente la dipendenza Ue dalle economie dei Paesi Terzi, soprattutto per dispositivi medici: l’Europa può vantare un solido assetto produttivo, ma la filiera fa eccessivamente affidamento su subfornitori situati fuori dai suoi confini, causando una perdita dell’indipendenza economica europea dovuta alla delocalizzazione. Nei mesi scorsi, le politiche commerciali protezionistiche messe in campo da alcuni Paesi Terzi hanno fatto emergere i rischi legati a questa dipendenza. Abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere di promuovere la ri-localizzazione di produzioni strategiche nel territorio Ue o nei Paesi di vicinato per raggiungere l’autonomia strategica, nonché per sollecitare un sistema di interfaccia tra aziende e autorità pubbliche, al fine di garantire agli Stati Membri l’approvvigionamento di beni di carattere medico ed essenziale. Le delocalizzazioni hanno creato danni e stanno mostrando tutti i loro limiti: l’Europa torni ad avere indipendenza economica”.

Così in una nota Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, primo firmatario dell’interrogazione alla Commissione Europea, firmata anche dagli eurodeputati Lega Danilo Oscar Lancini e Luisa Regimenti.

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 27 novembre 2020 alle 20:00
Autore: Ivan Filannino
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