“Secondo alcuni rapporti dell'ONU, più di 350 mila persone vivono attualmente nella fame in Etiopia e ieri i leader del G7 hanno chiesto un accesso incondizionato degli operatori umanitari e delle forniture alimentari. È evidente che le tensioni non potranno essere allentate senza una soluzione adeguata alle controversie sulla Grande Diga del Rinascimento etiope e ai crescenti scontri etnici all'interno dell’Etiopia. L’Unione europea, dunque, deve affrontare le cause alla radice dell'instabilità nel Tigray e i successivi flussi di rifugiati in Sudan se si vogliono creare i presupposti per una pace e una stabilità durature.

Noi auspichiamo un maggiore coinvolgimento dell'UE sia nella gestione di questa crisi umanitaria, che vede ben 33mila bambini gravemente malnutriti secondo l’ultimo rapporto Unicef, sia nei negoziati fra le parti in causa. È necessario arrivare a una posizione comune da portare avanti nelle sedi dell’ONU”, così Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo, durante un intervento nella Commissione Esteri del Parlamento europeo.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 15 giugno 2021 alle 18:40
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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