"Il governo, con il suo ricorso contro le decisioni della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna sul suicidio medicalmente assistito, dimostra una grave mancanza di coraggio nel fornire una normativa nazionale sul fine vita, lasciando così la questione alla discrezione regionale e giudiziaria. Come Movimento 5 Stelle critichiamo fortemente questa azione ed evidenziamo la necessità di leggi nazionali che colmino questo vuoto normativo. Abbiamo già presentato due proposte di legge, una alla Camera e una al Senato, proprio per colmare questo vulnus.

La destra, invece, tramite questo ricorso nega di fatto i diritti fondamentali ai cittadini e condanna l'Italia a un regresso medievale. Tale mossa è pura strategia elettorale, insensibile nei confronti di coloro che soffrono. Per garantire un diritto così importante come il fine vita, e in mancanza di una norma nazionale, è necessario che venga approvata una legge regionale in linea con le indicazioni della Corte Costituzionale, al fine di evitare che una destra retrograda mantenga il controllo sulla vita e la dignità dei malati". Lo affermano il senatore e coordinatore del M5s per l'Emilia Romagna Marco Croatti, i deputati Stefania Ascari e Federico Cafiero De Raho, oltre al coordinatore regionale del partito Gabriele Lanzi

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 19 aprile 2024 alle 19:50
Autore: Redazione Centrale
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