"Tra il 3 e il 6 di marzo, con una delegazione di colleghi del Parlamento italiano, mi sono recato al valico di Rafah. Abbiamo visto migliaia di camion fermi, tonnellate di materiale bloccato perché suscettibile di dual use, oppure perché valutato non essenziale: bombole di ossigeno, incubatrici, tende da campo, ambulanze, oppure caramelle e cioccolate per bambini, perché appunto 'non essenziali' a far fronte alle esigenze primarie. La condanna alla barbarie di Hamas, la pressione per il rilascio degli ostaggi, la condanna dell'attacco iraniano, non ci autorizzino a girarci dall'altra parte rispetto a quello che sta avvenendo adesso. Quello che sta accadendo oggi a Gaza è molto peggio di quello che si racconta". Così Andrea Orlando, deputato del Pd, in un video pubblicato sui social.

"C'è una strage visibile, poi c'è una strage invisibile. A Gaza si può morire per una pallottola vagante, per una bomba ma anche per una malattia cronica o per una infezione che non è curata, perché non esiste più un sistema sanitario. Possiamo discutere su qual è l'inquadramento giuridico proprio di questa vicenda o di quali sono le prospettive future di quest'area del mondo, ma dovremmo essere tutti d'accordo sul fatto che è necessaria un'iniziativa per avere immediatamente un cessate il fuoco. Anche la distribuzione di beni sotto le bombe può diventare a sua volta un pericolo. La domanda che faccio a tutti noi è: come possiamo parlare di diritti umani se non siamo in grado di sviluppare un'iniziativa di queste istituzioni per il cessate il fuoco e perché riprenda un flusso ordinario dei soccorsi alla Striscia di Gaza", conclude l'ex ministro.

Sezione: Politica social / Data: Ven 19 aprile 2024 alle 18:40
Autore: Redazione Centrale
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