L'approvazione del Dl Scuola rappresenta un ulteriore piccolo passo in avanti rispetto all'uscita dall'emergenza Coronavirus.

In conformità con quanto deciso congiuntamente con il Comitato Tecnico Scientifico, gli studenti italiani faranno infatti ritorno presso i propri atenei a partire da settembre, nel rispetto di distanze e con tutte le misure cautelari del caso.

In merito a ciò, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Rosa Maria Di Giorgi, deputata del Partito Democratico.

Partiamo dal Dl Scuola: all'interno della maggioranza vi sono tante anime differenti: Italia Viva premeva per esempio per un ritorno in aula nel più breve tempo possibile, in una certa fase anche in controtendenza con quanto sostenuto dal Cts. Quale iter di mediazione è stato seguito? Come Pd siete soddisfatti del risultato?

"Diciamo subito che non era soltanto Italia Viva ad auspicare un ritorno nelle aule, ma anche parte di noi, del Movimento 5 Stelle e di Leu: l'interesse di tutti era ovviamente che le scuole riaprissero, nessuno ha mai voluto il contrario. Abbiamo seguito le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico e si è raggiunta questa soluzione. Forse si poteva fare di più per la fascia 0-6: è necessario creare infatti le condizioni affinchè non solo asili e nidi paritari, ma anche quelli pubblici possano accogliere i bambini nel coinvolgimento di attività specifiche. Ho sottolineato proprio questo aspetto alla ministra Azzolina nella mia dichiarazione di voto e sicuramente si lavorerà per questo ulteriore step".

Senza volerle far porre bandierine: il Movimento 5 Stelle ha presentato il Dl Scuola - di fatto - come un successo quasi personale della ministra Azzolina. A suo giudizio si è trattato invece di un lavoro di mediazione più articolato? Sempre fronte scuola un altra problematica era rappresentata dal concorso per i precari, che ora dovranno attendere ulteriore tempo...

"Bisogna anche sottolineare il lavoro molto importante fatto dalla viceministra Anna Ascani che ha lavorato intensamente su una, torno a sottlinearlo, priorità assoluta per tutti noi: favorire il ritorno a scuola, nel rispetto della sicurezza e in sintonia con il Comitato Tecnico Scientifico. Sulla delicata questione legata ai precari ci tengo a premettere una cosa: non è vero che il Pd fosse totalmente contrario allo svolgimento del classico concorso a crocette: io, come altri compagni di partito, ero per esempio favorevole. Si è tuttavia giunti a questa soluzione e l'anno scolastico ripartirà con cattedre, purtroppo, presiedute da docenti ancora precari. Il concorso è stato posticipato e prevede la formula con domande aperte. Io ripeto che ero dell'idea che, se fosse stato possibile, si sarebbe potuta seguire la modalità tradizionale con le crocette e accelerare la pratica già prima dell'estate".

Domanda più politica: è ipotizzabile un orizzonte politico comune tra voi e Conte? Il premier gode di percentuali di consenso individuali molto elevate.

"Personalmente dialogo molto con gli altri gruppi e la maggioranza di noi concorda su un punto: Conte ha mostrato un atteggiamento ben disposto nei confronti dei gruppi parlamentari. E' aperto al dialogo e alla mediazione. Diciamo inoltre che andare al voto adesso sarebbe da irresponsabili: obiettivamente questo governo è l'unica soluzione e Conte ha fatto e sta facendo un buon lavoro. Io personalmente, come altri compagni di partito, sono convinta del fatto che possa essere auspicabile un eventuale futuro orizzonte politico con il Movimento 5 Stelle: hanno certamente molti più punti di convergenza con noi rispetto che con le destre. Sottolinerei però un fatto: i problemi non sono affatto all'interno della maggioranza di governo, piuttosto all'interno dell'opposizione. Gli ultimi sondaggi confermano una crescita sempre più stabile di Giorgia Meloni: questo potrebbe preoccupare non poco Salvini...".

Sezione: Esclusive / Data: Dom 07 giugno 2020 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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